È ufficialmente partito lo Studio prospettico osservazionale  “Sigillare e rinforzare l’anastomosi intestinale in chirurgia colorettale oncologica” coordinato dal Dott. Paolo Delrio responsabile del reparto di  Oncologia Chirurgica Colorettale dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori “IRCCS-Fondazione G. Pascale” di Napoli.

Chi volesse presentare dei centri interessati a partecipare o volesse partecipare ci contatti: info@gemitaly.it

 

In breve:

…Prevenire il leak anastomotico e la formazione di fistola post chirurgica può apportare benefici al paziente ed al sistema sanitario. I processi fisiopatologici di formazione del “leaks” sono di fatto il razionale che giustifica il ricorso a procedure intra operatorie di prevenzione della deiscenza dell’anastomosi, quali l’apposizione di punti manuali aggiuntivi alla sutura meccanica e/o di patch di collagene (rinforzo propriamente detto o butt-dressing) o di sigillanti (colle di fibrina o cianoacrilati, come il Glubran® 2). Ad oggi disponiamo di suturatrici tecnologicamente evolute e la corretta realizzazione (margini ben vascolarizzati, non in tensione, ecc.) resta cruciale per prevenire la deiscenza anastomotica. I risultati sperimentali dimostrano che Glubran® 2 è un potenziale adeguato “rinforzo” su anastomosi intestinali (manuali o lineari intra corporee). Applicato dopo la confezione dell’anastomosi meccanica, polimerizza in tempi brevi, chiudendo gli spazi della linea di sutura tra un punto e l’altro, esplicando un’azione adesiva, emostatica e sigillante sui tessuti, realizzando inoltre un’efficace barriera antisettica nei confronti degli agenti infettivi o patogeni più diffusi…

Obiettivi:

•            Valutare l’incidenza di fistola dopo applicazione del rinforzo sigillante con Glubran 2 nei  primi 10 giorni postoperatori e confrontarla con dato storico di letteratura in pazienti nei quali non è stata utilizzata l’applicazione di rinforzo sigillante di anastomosi

•            Valutare l’incidenza di fistola anastomotica nei primi 10  giorni post-operatori in correlazione con fattori preesistenti quali malnutrizione, immunosoppressione, impiego di farmaci antinfiammatori non steroidei, diabete, radioterapia regione pelvica.

•            Valutare l’incidenza di sanguinamento perianastomotico, nella finestra di tempodei primi 10 giorni postoperatori

•            Valutare l’incidenza di segni di infezione, nella finestra di tempo dei primi 10 giorni postoperatori